Enoturismo nelle Marche
Nel territorio collinare marchigiano sono molti gli itinerari del vino che si possono percorrere, immersi in un paesaggio tipico e incontaminato, caratterizzato dalla presenza di numerosi borghi medioevali.
Le cantine delle Marche più note sono quelle del Verdicchio di Jesi, del Verdicchio di Matelica, del Rosso Piceno Superiore, Lacrima di Morro d’Alba, del Rosso Conero e del Bianchetto del Metauro. Ad ognuno di queste località corrisponde una Strada del Vino tipica per fare del sano enoturismo nelle Marche.
- Strada del Vino Verdicchio dei Castelli di Jesi: Partendo da Jesi si percorre un itinerario immersi nella cultura locale disseminata tra tipici paesini come Montecarotto, Staffolo e una campagna ricca di casolari e aziende vinicole marchigiane che producono vini pregiati come il Verdicchio.
- Strada del Vino Verdicchio di Matelica: Dalle Grotte di Frasassi, spettacolari e suggestive, si diramano diversi percorsi in cui si possono degustare pietanze e vini Marchigiani, ci si inoltre verso Fabriano, poi si raggiunge Cerreto d’Esi e infine Matelica. Importante è la visita a Castelraimondo e Camerino.
- Strada del Vino Rosso Piceno Superiore: Il vino rinomato di questa zona non si deve confondere con il Rosso Piceno che appartiene a un’altra area geografica. Da Offida verso le fortezze di Acquaviva Picena per arrivare a San Benedetto del Tronto.
- Strada del Vino Lacrima di Morro d’Alba: A nord di Ancona si può apprezzare un piccolo itinerario dove si produce la DOC Morro d’Alba, uno dei vitigni Marchigiani più apprezzati.
- Strada del Vino Rosso del Conero: Per una visita e degustazione vini delle Marche, il percorso parte da Ancona e si dirige verso Numana e Sirolo, ricca di sorprese e fascino. L’arrivo è a Loreto e si apprezza in maniera particolare per la presenza del Parco regionale del Conero.
- Strada del Vino Bianchello del Metauro: Tocca i comuni di Urbania, Cagli, Pergola, Acqualagna, e Fossombrone. Da Urbania si prosegue immersi nella storia e cultura locale ammirando versanti collinari colorati a vite.
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Il territorio vinicolo delle Marche
Comprende una superficie vitata di 17.563 ettari di cui la collina la fa da protagonista. Il territorio è così suddiviso: Collina: 85%, Pianura: 10% e Montagna: 5%.
La produzione totale di vino ammonta a 1.039.000 di ettolitri in cui i Vini Rossi e Rosati rappresentano il 55%, contro un 45% dei Vini Bianchi.
Il clima varia, a seconda dell’altitudine e della vicinanza al mare o alla montagna. A sud è più mediterraneo, mentre è continentale a nord con una differenza sostanziale in termini di escursioni tra notte e giorno.
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La viticoltura nelle Marche
Data la quasi totalità di territorio collinare la vite si è sviluppata ovunque in regione. La forma di allevamento più tradizionale è l’alberello e quindi priva di tutori, libera di crescere, ciò porta ad una potatura corta. Con la modernità l’allevamento emergente è diventato la spalliera, il telaio di supporto ha permesso così un diverso sistema di potatura che può essere Guyot e Cordone speronato.
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Vini Marchigiani
Una terra generosa che regala vini pregiati sempre più riconosciuti nelle classifiche più importanti. Vediamo quali sono alcuni dei migliori vini prodotti in regione:
- Conero DOCG che si ottiene da uve Montepulciano all’85% e da uve Sangiovese al 15%. Il suo colore tradizionale è il rosso rubino.
- Rosso Piceno (o semplicemente Piceno) DOC sempre dalla combinazione di uve Montepulciano in una percentuale che varia tra 35% e 85%, e uve Sangiovese nel range tra 15% e 50%.
- Rosso Conero DOCG che proviene da uve Montepulciano almeno all’85% in un’ampia zona che va dal Conero al mare, la loro fortuna la deve all’arricchimento del suolo portato dal mare e allo stesso tempo dalla copertura dal vento che offrono i monti a queste colline.
- Lacrima di Morro d’Alba DOC da vitigno autoctono Lacrima.
- Vernaccia di Serrapetrona DOCG, Spumante rosso costruito da uve Vernaccia nera min.85% e per la differenza da uve rosse prodotte in regione.
- Verdicchio dei Castelli di Jesi e Matelica costruito con l’85% di uve verdicchio può avere l’indicazione Classico (DOC) se è prodotto nella zona d’origine. Può essere anche Riserva (DOCG), Spumante e Passito.
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Vitigni Marchigiani
Di seguito i vitigni a bacca bianca con la denominazione d’origine:
- Biancamane
- Incrocio Bruni 54
- Maceratino
- Pecorino
- Verdicchio
I vitigni a bacca nera con la denominazione d’origine sono:
- Sangiovese
- Vernaccia nera
- Montepulciano
- Lacrima
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Le Denominazioni di Origine (DOC, DOCG, IGT)
Nelle Marche ci sono 5 DOCG e 15 DOC oltre a 1 IGT, di seguito la suddivisione:
DOCG
- Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG sottozona Classico
- Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG
- Conero DOCG
- Verdicchio di Matelica Riserva DOCG
- Vernaccia di Serrapetrona DOCG
- Offida DOCG sottozona Pecorino
- Offida DOCG
- Offida DOCG sottozona Passerina
DOC
- Pergola DOC
- Rosso Conero DOC
- Rosso Piceno DOC
- San Ginesio DOC
- Serrapetrona DOC
- Colli Pesaresi DOC sottozona Focara
- Colli Pesaresi DOC sottozona Parco Naturale Monte San Bartolo
- Colli Pesaresi DOC sottozona Roncaglia
- Colli Pesaresi DOC
- Colli Maceratesi DOC
- Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC sottozona Classico
- Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC
- Verdicchio di Matelica DOC
- Lacrima di Morro d’Alba DOC
- Bianchello del Metauro DOC
- Terre di Offida DOC sottozona Passerina vino santo
- Terre di Offida DOC
- I Terreni di San Severino DOC
- Esino DOC
- Falerio DOC
IGT
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